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La storia

Era il 1964 e sulle dolci colline veronesi Guido Boscaini comprese che era il momento di tradurre la straordinaria energia di quegli anni in un vino nuovo, di forte espressività.

L’innovazione fu travolgente: un vino ricco di aromi e struttura, ingegnosa interpretazione del metodo dell’Appassimento storicamente usato per la produzione dell’Amarone, che si collocava tra la cordiale semplicità del Valpolicella e la complessità dell’Amarone. Ricco, rotondo, vellutato il Campofiorin sancì da subito l’inizio di un nuovo capitolo della storia del vino veronese e divenne punto di riferimento per il territorio di origine sulla scena internazionale.

Negli anni, Campofiorin è divenuto un’icona dello stile italiano, come tante altre creazioni della moda, dell’arte e del design nate dal boom degli anni Sessanta e rimaste simboli senza tempo del made in Italy.

“Campofiorin è un vino antico, poiché signore, e pertanto colto, posato e stratificato, ma trasversale alle epoche e alle etnie, contemporaneo sempre, insomma, come contemporaneo sempre è ogni classico. Come classica è Masi, del resto, un’azienda la cui storia è divenuta paradigma enologico sia veneto sia italiano… la cui relazione con la Valpolicella sembra aver suggerito la coniazione stessa della locuzione genius loci”

(Leila Salimbeni, “Spirito DiVino” 2017).

Ascolta la storia del Campofiorin raccontata dai protagonisti che hanno reso celebre questo vino in tutto il mondo, tra cui Sandro Boscaini, Presidente di Masi, e Raffaele Boscaini, Direttore Marketing e e Coordinatore del Gruppo Tecnico Masi.

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