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XXXIV Seminario Masi

XXXIV SEMINARIO MASI: "I Grandi Cru di Amarone”

Un’importante degustazione orizzontale e verticale guidata dal Gruppo Tecnico Masi, alla scoperta dei terroir della Valpolicella e un’occasione di confronto sugli effetti del cambiamento climatico

Si è tenuto ieri, lunedì 15 aprile, in occasione dell’edizione 2024 di Vinitaly, l’atteso appuntamento del XXXIV Seminario Masi dal titolo “I grandi cru di Amarone. Degustazione orizzontale e verticale alla scoperta dei terroir della Valpolicella e degli effetti dell’emergenza climatica” organizzato dal Gruppo Tecnico della storica cantina veronese.

Tema centrale della masterclass, rivolta a un selezionato pubblico di esperti trade e stampa, è stato l’analisi dei grandi cru di Amarone, attraverso una importante degustazione orizzontale e verticale che ha permesso di evidenziare il ruolo fondamentale di questi vigneti nell’ottenimento di vini eccellenti.

Sin dagli anni ‘50 Masi, riconosciuta a livello mondiale per l’expertise nella tecnica dell’Appassimento, è stata pioniera nel valorizzare in Italia il concetto di cru (termine di origine francese che denota un vigneto che è cresciuto in una determinata zona e dal quale si ottiene un vino eccellente) – come raccontato dal Presidente di Masi Sandro Boscaini – selezionando, attraverso approfondite ricerche pedoclimatiche e storiche, i pregiati vigneti Campolongo di Torbe, Mezzanella e Mazzano, che danno il nome agli omonimi vini, massima espressione della Valpolicella Classica. Risale infatti al 1958 l’uscita della prima annata dell’Amarone Campolongo di Torbe, seguita poi dal Recioto Mezzanella, dall’Amarone Mazzano e infine dal Vaio Armaron Amarone Serego Alighieri.

Moderato da Raffaele Boscaini, Coordinatore generale Gruppo Tecnico Masi, il Seminario ha visto protagonisti Attilio Scienza – DiSAA Università di Milano; Lucio Brancadoro – DiSAA Università di Milano; Andrea dal Cin, Direttore tecnico Gruppo Tecnico Masi.

Estendendo il concetto di cru, il Seminario ha affrontato quello più ampio di terroir, che si riferisce non solo al terreno su cui è piantato un vigneto, ma anche alle connotazioni climatiche che insistono su quella porzione di territorio e al fattore umano, con le pratiche vitivinicole, frutto di storia, cultura e tradizione, che conferiscono caratteristiche distintive ai prodotti originari di questo specifico spazio.

Di questi elementi, certamente il fattore umano è quello che tradizionalmente si presta all’introduzione di maggior variabilità, che può essere dettata dai processi di innovazione viticola ed enologica, così come dal mutare degli orientamenti dei consumatori. Il geoclima, che in passato era considerato un elemento relativamente stabile, ora assume nuove connotazioni di fronte alla “nuova variabilità”, ovvero ai cambiamenti climatici. E’ stato questo il terzo tema, di grande attualità, trattato dagli esperti durante la masterclass, con l’obiettivo di riflettere su come i cambiamenti climatici possano influenzare i terroir e la qualità del vino.

Le considerazioni e la selezione dei grandi cru che presentiamo in questo 34° appuntamento nascono dall’osservazione del contesto attuale, correlando tematiche sempre più interconnesse: eccellenza vinicola ed emergenza climatica. Il confronto sui cambiamenti climatici e il loro impatto sui terroir e sulla qualità del vino, con una possibile variazione delle aree di produzione storica, è stato estremamente stimolante e ci ha spinti a riflettere sulle strategie di adattamento e sulle nuove opportunità che si presentano per il futuro” ha spiegato Raffaele Boscaini.

Vini Cru in degustazione:

  • MASI Costasera Amarone della Valpolicella Classico DOCG – Annate 2006 e 2015
    Un Amarone che proviene da differenti vigneti di collina con le coste rivolte al tramonto: estremamente moderno, fruttato e cordiale, con spiccate caratteristiche di originalità. Di grande robustezza, è ammorbidito da uno splendido vellutato; nella sua tipicità non presenta il “reciotato”, se non come lievissimo ricordo; una illusione di dolcezza.
  • MASI Cantina Privata Boscaini - Campolongo di Torbe Amarone della Valpolicella Classico DOCG  – Annate 2006 e 2015
    Questo Amarone, che prende il nome dall’omonimo vigneto, in frazione Torbe, nel comune di Negrar, risulta al palato morbido e vellutato, con una caratteristica particolare: il mandorlato. Un evidente profumo di mandorla amara e nocciolo di ciliegia che si ritrova anche nel gusto armoniosamente fuso con le sensazioni generali.
  • MASI Cantina Privata Boscaini - Mazzano Amarone della Valpolicella Classico – Annate 2006 e 2015
    Amarone proveniente dall’omonima località, una delle zone più elevate della Valpolicella viticola, di grande struttura e intensità, nobile ed austero, ma ben bilanciato fra tannicità e morbidezza. Non lascia molto spazio alla leziosità e stucchevolezza del “reciotato”.
  • MASI Cantina Privata Boscaini - Mezzanella Recioto della Valpolicella DOCG Classico Amandorlato – Annate 2006 e 2015 
    È prodotto nell’omonimo vigneto storico di alta collina, Vaio Mezzanella, situato a Torbe, nel Comune di Negrar. Un Amarone che si distingue per la particolare complessità, chiamato Amandorlato, per il tipico retrogusto di mandorla: una vera rarità. Al primo impatto in bocca è dolce e pieno. Poi compie un seducente miracolo regalando una sensazione più autorevole, secca e compiuta.

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